Il saldo settoriale che i saldi settoriali non considerano

Pubblicato da Claudio Pisapia il


di Claudio PISAPIA

I tre saldi settoriali comunemente rappresentati mostrano come i soldi nascono e si muovono nell’economia. C’è il Settore Governativo dove vengono creati e che sostanzialmente rappresenta la contabilità dello Stato e che, si badi bene, è solo un foglio di bilancio, quindi non è composto da persone. Poi c’è il Settore Privato dove ci sono le famiglie e le aziende che non creano denaro ma lo scambiano e poi c’è il Settore Estero dove le transazioni vengono conteggiate attraverso un foglio di bilancio che si chiama bilancia dei pagamenti.
Immaginiamo questi tre settori come tre bussolotti dove in uno solo il denaro viene creato, mentre negli altri viene solo scambiato e tutti e tre sono interdipendenti.
Se uno Stato decide di non spendere, quindi di non utilizzare la sua capacità di creare denaro, vuol dire che dovrà attingere per le sue esigenze dagli altri due. Se il Settore Estero è in positivo (pensate alla Germania) allora prenderà soldi freschi da li. Se questi è in negativo o in pareggio, attingerà dal Settore Privato, quindi da aziende e cittadini aumentando le tasse. Dovrà anche fare in modo che i suoi cittadini comprino poco dall’estero, meno di quello che vendono, altrimenti quel deficit di bilancia commerciale dovrà essere coperto sempre con maggiori tasse. Nel sistema Euro ad esempio succede che non avendo capacità di gestione della moneta e quindi di svalutazione, per poter pareggiare la bilancia dei pagamenti o avere dei surplus bisogna svalutare il lavoro (in modo che la gente non compri le BMW e le Mercedes).
Questi in sintesi i tre Settori con i quali si può comprendere benissimo come funziona un sistema economico. C’è però una complicazione, ovvero il settore di cui parlo nel titolo.
La MMT (e anche gli amicissimi della fef academy) mettono le banche nel Settore Privato per cui considerano tutta la moneta creata da esse ovvero il credito come qualcosa che rimane in tale bussolotto.
Se guardiamo però alla realtà dei fatti questo non succede. Utilizziamo proprio l’eurozona per spiegare l’affare. Con il Quantitative Easing (uno, due e tre di Draghi) sono state immesse montagne di liquidità nel sistema delle banche le quali avrebbero dovuto immetterlo attraverso il credito e la famosa leva finanziaria nell’economia reale. Con quei soldi sono state fatte operazioni finanziarie tra cui comprare Titoli di Stato da vari Paesi, il resto è rimasto alla BCE in deposito o utilizzato per altre operazioni speculative.
Oppure abbiamo visto come si è sviluppata la crisi dei sub prime che ha poi investito tutto il mondo. Dalle promesse di mutuo le banche creavano quell’economia parallela di derivati e carta straccia che ha invaso il mondo ed essendo basato il giochino esclusivamente sulla fiducia è al pari di una bomba ad orologeria.
Se il PIL del mondo è 75.000 miliardi dollari e il debito 200.000 miliardi, si calcola che i derivati siano circa 1.000.000 di miliardi (maronn!!!)
Il Saldo Settoriale non considerato è quindi rappresentato dall’attività finanziaria creata dalle banche che per gran parte non è neppure contabilizzata, non se ne conoscono le reali entità ma solo i reali danni quando le bolle esplodono.
I saldi settoriali spiegano bene come funziona l’economia ma quando bisognerà risolvere i problemi bisognerà tener conto di questo. Se chi dovrà farlo magari avrà il potere di poter in un colpo solo creare una Banca Centrale, governare moneta e credito, creazione e allocazione ed eliminare le leve e la speculazione finanziaria allora pure pure. Ma se si dovrà agire in un sistema “misto”, di emergenza, graduale, non si può escludere dalla discussione non didattica il 4° saldo settoriale.

Claudio Pisapia

Studio i fenomeni sociali seguendo quelli economici. Maturità classica e Laurea in Scienze Politiche, collaboro con il Gruppo Economia di Ferrara (GECOFE) nell'organizzazione di eventi, conferenze e nello studio della realtà macroeconomica. Collaboro con chi mi chiede collaborazione. Ho scritto i libri "Pensieri Sparsi" e "L'Altra Faccia della Moneta".

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