MR SPREAD “ABBI PIETA’ DI NOI”… NONOSTANTE …
Lo spread sale di nuovo. Non ce lo aspettavamo proprio perché oramai sappiamo tutti cosa rappresenta lo spread e quindi rimaniamo basiti nel constatare che nonostante il buon Governatore della BCE, Mario Draghi, abbia messo in sicurezza il debito degli Stati con il suo QE e il “whatever it takes”.
Nonostante il buonissimo Draghi abbia più volte affermato che la stabilità dell’euro verrà mantenuta a tutti i costi (e quindi per farlo bisognerebbe garantire la stabilità degli Stati che vivono all’interno dell’euro).
Davvero incomprensibile perché da 100 sia passato a 200 che secondo i calcoli di uno che ne capisce, Mario Monti, equivale ad un esborso di 10 miliardi in più per l’Italia. Ah, pensavo di più…
E quindi nonostante abbiamo sempre rispettato gli accordi, i trattati e i suoi vincoli capestro a differenza di Germania, Spagna e Francia i mercati ci puniscono. Del resto i mercati sono senz’anima e noi abbiamo deciso di dipendere da loro e non mi sembra che ancora abbiamo cambiato idea.
Continuiamo ad essere inaffidabili nonostante non sforiamo il 3%, abbiamo i migranti e, scusate, dei terremotati in tenda sotto la neve per i quali chiedevamo di avere una flessibilità dello 0,2%, sempre rimanendo dentro il 3% ovviamente.
Ah ecco… il debito pubblico … alto, troppo alto. Ce lo dice Giannino che è laureato in … non ricordo. Ha studiato con il Ministro dell’Istruzione dicono, ma io non ci credo.
Potrebbe essere magari che il vero motivo per cui i mercati ci puniscono è semplicemente che vogliono di più di quello che gli diamo, nonostante Renzi, Padoan, Gentiloni e tutti quelli pronti a mettere in atto le richieste fatte pervenire nel 2011 a mezzo posta all’allora Governo Berlusconi?
Forse ci viene richiesta un’accelerazione? Ma come darla, ah già! Mettiamo in difficoltà il Paese aumentando i tassi di interessi sul nuovo debito, gli rendiamo difficili i rifinanziamenti e vai: richiesta al MES e conseguente commissariamento.
Fa ridere che un Paese in attivo di quasi 80 miliardi in circa 15 anni nei confronti dell’UE debba elemosinare 3 miliardi di deficit in un momento di difficoltà ma questo è. Non siamo autonomi se loro dicono che è così noi dobbiamo crederci.
E allora ecco che si preparano le basi per il commissariamento e per nuove strette sulle pensioni, sugli stipendi, sull’occupazione, sul credito alle aziende e via dicendo. Una ripetizione del post famosa lettera con la differenza che adesso progettano di venire direttamente a portarla e rimanere con noi fino a quando saranno poste le basi per la svendita di altre aziende pubbliche, per la privatizzazione di quanto ancora rimane a questo Paese.
Il mercato deve prevalere, libero e senza regole. Perché il mercato aiuta la finanza, fa girare il debito, lo deposita in basso portando in alto ricavi e benefici.
E noi? Per noi va bene, tanto è normale e per adesso un piatto di pasta ancora ce l’abbiamo. Magari vediamo più avanti, adesso c’è la Lilly Gruber a LA7 che intervista Luigi di Maio o Di Battista che ci parleranno di corrrruzzzzione.
0 commenti