DIALOGHI IMPOSSIBILI A SINISTRA
“perché ci trattate così?! Non siamo delinquenti! È casa nostra!” il pianto di una donna disperata apre il film “Alcaldesa”. Le stanno togliendo la casa e proprio contro gli sfratti e dalle “vittime dei mutui” che parte la storia del film. Seguendo l’onda del movimento di ADA COLAU, dalle esigenze del popolo al potere di portare in politica e nelle stanze delle decisioni le lacrime di tutti quelli che non sono delinquenti ma si vedono sfondare la porta dallo Stato e buttare in mezzo alla strada.
Partendo da questa immagine e seguendo il filo della speranza di non essere mai noi quella donna che piange e urla la sua inascoltata disperazione vado oltre ma resto in tema… e quanto è interessante discutere (cioè: ascoltare … discutere è chiaramente impossibile) con un supporter del PD che si lamenta delle nuove regole sulle pensioni. La mamma insegnante andrà in pensione 3-4 anni dopo con circa 600 euro in meno rispetto all’ultimo stipendio.
Normalmente tutto va bene, il Matteo fiorentino non si discute e di lui non si discutono nemmeno le ricette economiche fatte di tagli, di stipendi bloccati, di pareggio di bilancio, di globalizzazione e anche di pulizie delle strade romane in maglietta gialla.
La nota è stimolante ma oggi non è questo il punto anche se pure in questo si denota volo a vista (gli aviatori sanno di cosa parlo). A volte, come oggi appunto, qualche supporter piddino si accorge che anche la propria mamma è inclusa nel pacchetto di riforme strutturali necessarie alla ripresa nazionale e proprio la cosa non gli piace. Oddio, l’austerità sta toccando anche me.
Non abbastanza, certo, non quanto basta da capire che la causa sono le ricette austere imposte dall’Europa per volontà di coloro che le sponsorizzano in Italia tipo proprio e appunto il guru della città d’arte e nemmeno abbastanza da incrinare la volontà di rivederlo a Palazzo Chigi.
E allora capisci che c’è qualcosa che non va, ma non puoi capirlo fino in fondo perché sarebbe come voler capire le fondamenta di una religione senza voler accettare niente per fede e quindi… semplicemente ti fermi.
Il problema è che la platea di chi difende l’indifendibile si allarga a tutta la sinistra che, imperterrita, continua a confondere la globalizzazione con l’internazionale socialista, la soluzione dei problemi del terzo mondo con l’accoglienza o addirittura con le fabbriche cinesi in Africa che “donano” lavoro a 10 dollari la settimana. Confusione sulle privatizzazioni per cui l’acqua è un bene comune ma le banche privatizzate con la legge Amato … cosa? E l’IRI? Ma no, quella era una cosa quasi fascista e invece Prodi era ed è un campione di sinistra, europeista, mondialista, globalista e, magari, con un bel conto in banca e tanto potere personale.
Quelli che l’Europa ci ha salvato dalla guerra ed è una cosa buona mentre la NATO è una cosa cattiva perché l’hanno fatta e la mandano avanti gli americani che, però, sono gli stessi del piano Marshall e dei soldi che se li volevamo dovevamo spenderli in progetti comuni e quindi: fate gli Stati Uniti d’Europa.
Quelli che la democrazia e la pace prima di tutto, le decisioni al popolo ma l’Europa va bene anche se ci vuole togliere le Costituzioni, non ci fa votare i Trattati, da soldi ai turchi “molto democratici” per bloccare i migranti, bombarda il Mali e la Libia e bisogna essere tutti compatti contro Putin anche se questo ci crea problemi con la bilancia commerciale e getta le basi per nuove avventure a sfondo atomico.
In effetti una cosa bisogna concedere a “quelli che però la sinistra” di oggi, che secondo me anche Marx farebbe fatica a definire tale (non so Gramsci e il più vicino Berlinguer)… hanno tanta fede.
Cavolo! Ma non erano atei? No, no quelli erano i comunisti… umphhh … ma chi cavolo era che mangiava i bambini?
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