LA SPESA IN SERVIZI, ALTRIMENTI DETTA “SPESA PRIMARIA”. LA’ … DOVE L’ITALIA FA MEGLIO!
La tabella di seguito, tratta da un elaborato del Dipartimento della Ragioneria dello Stato, Ministero Economia e Finanza, dimostra che dagli anni ’60 la spesa in servizi dell’Italia è stata “inferiore a quella di altri paesi analoghi“, ovvero quelli rappresentati dalla linea viola, ovvero i paesi europei. Per uno Stato notoriamente “spendaccione” direi un ottimo risultato.
Quindi da dove arriva il debito pubblico visto che lo Stato si è comportato meglio della media dei paesi europei? ovviamente da tutto ciò che non è spesa primaria e quindi dagli interessi che si formano grazie al fatto che siamo costretti a finanziarci sui mercati finanziari. L’Italia diventa per questi una specie di bancomat dalle risorse infinite (3.000 miliardi di interessi pagati dagli anni 80).
Si potrebbe fare diversamente? certo, a meno che non si pensi che l’economia sia una scienza che rimane costante nei secoli e che esista una sola teoria economica, che l’economia sia una “scienza del tutto” ed equiparabile ad una religione e quindi fondata su un dogma. Se accettiamo, invece, l’assunto che esistono altre teorie economiche e quindi altre possibilità di mettere in campo politiche economiche e, soprattutto, che l’economia debba essere politica, cioè voluta da un ragionamento legato ad interessi del momento storico … allora si aprirà un mondo di possibilità e magari un futuro con una pensione decente per tutti!!!
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