LIBERO SCAMBIO? CERTO, MA SOLO DOPO AVER RAGGIUNTO LA CIMA
Leggendo il prof. Ha-Joon Chang, economista dell’Università di Cambridge, mi sono imbattuto in una citazione dell’economista tedesco Friederich List del 1841 tratta dal suo The National System of Political Economy, originale in tedesco, tradotto poi in inglese e ripreso dallo stesso Chang in una sua pubblicazione accademica del 2002.
In aperta critica agli inglesi che da quegli anni cominciavano a imporre il libero scambio dopo aver approfittato del protezionismo per rilanciare le proprie imprese nazionali, li accusava di “dare un calcio alla scala”, ovvero gli contestava che dopo essere saliti in alto volevano impedire alle altre Nazioni di salire la stessa scala. La citazione è questa: “E’ un abile stratagemma, molto diffuso: quando uno ha raggiunto l’apice, dà un calcio alla scala che ha usato per arrivare in cima, così che gli altri non abbiano modo di salire dopo di lui.
Qualsiasi nazione che […] sia riuscito a portare il suo potere produttivo e la sua rete commerciale marittima a un livello tale per cui nessuna altra nazione sia in grado di competere liberamente, non può far nulla di più saggio che dare un calcio alla scala che l’ha portata all’apice, predicare agli altri i benefici del libero mercato e dichiarare in tono pentito di aver percorso la strada sbagliata e di essere riuscita infine, per la prima volta, a scoprire la verità”.
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