ANALISI DEL VOTO SEGUENDO I DATI ISTAT E BANCA D’ITALIA

Pubblicato da Claudio Pisapia il

Perché gli italiani hanno “punito” in maniera così eclatante le formazioni politiche che si definiscono di sinistra? in fondo ce lo stiamo chiedendo tutti e tante sono state le interpretazioni. Io ho provato a farlo attraverso l’ISTAT, in particolare ragionando sulle informazioni contenute nel Rapporto sulle “Condizioni di vita, Reddito e Carico Fiscale delle Famiglie” uscito il 6 dicembre 2017, che trovate qui nella sua interezza.

I dati invece ripartiti a seconda delle caratteristiche della famiglia vedono, inoltre, un aumento del rischio povertà in tutti i gruppi. In questo caso i dati si riferiscono agli anni 2015 e 2016:

Certo il Rapporto in questione dice anche che per la prima volta i redditi salgono, ma sono lontanissimi dal recuperare il gap prodotto dal 2003 (e qui come non notare che le condizioni sono peggiorate dal dopo ingresso nell’euro?):

E poi, seppur qualcosa sembra tendente finalmente all’alto, vediamo di seguito che nella distribuzione del reddito solo nazioni come la Grecia, il Portogallo e la Spagna che hanno subito una crisi peggiore della nostra insieme a qualche Paese dell’Est Europa, riescono a fare peggio di noi. La nostra “sinistra”, anche qui, non ha chiaramente fatto gli interessi del “popolo”:

Del resto la ricchezza netta degli italiani continua a crescere, come certificato da Banca d’Italia, il punto è che noi continuiamo a non accorgercene anche se questa arriva a superare i 9.500 miliardi di euro, che diviso per la popolazione italiana potrebbe fare un patrimonio di circa 150.000 euro a testa.

Ma questo non è possibile, amico mio (direbbe Razzi). 

L’equa divisione tra la popolazione, neonati compresi, vale solo per il debito pubblico e qui capiamo che anche la statistica inganna. I comuni mortali italiani nascono con 40.000 euro di debito, secondo la sinistra e ilsole24ore ovviamente (cioè secondo quelli a cui fa comodo farlo credere). Gente che approfitta dei vantaggi di distribuire i debiti e massimizzare i crediti, cioè manovra e produce leggi in maniera tale che il sistema produca ricchezza solo per pochi salvo poi distribuire mancette che ricordano le brioche che anticiparono la Rivoluzione francese.

Insomma, se il 30% delle persone residenti in Italia è a rischio povertà (e il dato è in aumento), se la disuguaglianza cresce di più in Italia che nella media dei Paesi europei, se al 20% più povero della popolazione arriva poco più del 6% del reddito totale, forse abbiamo  la risposta sul perché il PD abbia perso le elezioni.

Il PD NON è di sinistra, non ha fatto politiche di sinistra, ha preso in giro i suoi elettori (e tutti gli altri) e ancora ha bisogno, sembra, di “analizzare il voto” … anche in questo direi che è rimasto da solo.

 

 


Claudio Pisapia

Studio i fenomeni sociali seguendo quelli economici. Maturità classica e Laurea in Scienze Politiche, collaboro con il Gruppo Economia di Ferrara (GECOFE) nell'organizzazione di eventi, conferenze e nello studio della realtà macroeconomica. Collaboro con chi mi chiede collaborazione. Ho scritto i libri "Pensieri Sparsi" e "L'Altra Faccia della Moneta".

0 commenti

Lascia un commento

Segnaposto per l'avatar

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

On this website we use first or third-party tools that store small files (<i>cookie</i>) on your device. Cookies are normally used to allow the site to run properly (<i>technical cookies</i>), to generate navigation usage reports (<i>statistics cookies</i>) and to suitable advertise our services/products (<i>profiling cookies</i>). We can directly use technical cookies, but <u>you have the right to choose whether or not to enable statistical and profiling cookies</u>. <b>Enabling these cookies, you help us to offer you a better experience</b>.