ANALISI DEL VOTO SEGUENDO I DATI ISTAT E BANCA D’ITALIA
Perché gli italiani hanno “punito” in maniera così eclatante le formazioni politiche che si definiscono di sinistra? in fondo ce lo stiamo chiedendo tutti e tante sono state le interpretazioni. Io ho provato a farlo attraverso l’ISTAT, in particolare ragionando sulle informazioni contenute nel Rapporto sulle “Condizioni di vita, Reddito e Carico Fiscale delle Famiglie” uscito il 6 dicembre 2017, che trovate qui nella sua interezza.
I dati invece ripartiti a seconda delle caratteristiche della famiglia vedono, inoltre, un aumento del rischio povertà in tutti i gruppi. In questo caso i dati si riferiscono agli anni 2015 e 2016:
Certo il Rapporto in questione dice anche che per la prima volta i redditi salgono, ma sono lontanissimi dal recuperare il gap prodotto dal 2003 (e qui come non notare che le condizioni sono peggiorate dal dopo ingresso nell’euro?):
E poi, seppur qualcosa sembra tendente finalmente all’alto, vediamo di seguito che nella distribuzione del reddito solo nazioni come la Grecia, il Portogallo e la Spagna che hanno subito una crisi peggiore della nostra insieme a qualche Paese dell’Est Europa, riescono a fare peggio di noi. La nostra “sinistra”, anche qui, non ha chiaramente fatto gli interessi del “popolo”:
Del resto la ricchezza netta degli italiani continua a crescere, come certificato da Banca d’Italia, il punto è che noi continuiamo a non accorgercene anche se questa arriva a superare i 9.500 miliardi di euro, che diviso per la popolazione italiana potrebbe fare un patrimonio di circa 150.000 euro a testa.
Ma questo non è possibile, amico mio (direbbe Razzi).
L’equa divisione tra la popolazione, neonati compresi, vale solo per il debito pubblico e qui capiamo che anche la statistica inganna. I comuni mortali italiani nascono con 40.000 euro di debito, secondo la sinistra e ilsole24ore ovviamente (cioè secondo quelli a cui fa comodo farlo credere). Gente che approfitta dei vantaggi di distribuire i debiti e massimizzare i crediti, cioè manovra e produce leggi in maniera tale che il sistema produca ricchezza solo per pochi salvo poi distribuire mancette che ricordano le brioche che anticiparono la Rivoluzione francese.
Insomma, se il 30% delle persone residenti in Italia è a rischio povertà (e il dato è in aumento), se la disuguaglianza cresce di più in Italia che nella media dei Paesi europei, se al 20% più povero della popolazione arriva poco più del 6% del reddito totale, forse abbiamo la risposta sul perché il PD abbia perso le elezioni.
Il PD NON è di sinistra, non ha fatto politiche di sinistra, ha preso in giro i suoi elettori (e tutti gli altri) e ancora ha bisogno, sembra, di “analizzare il voto” … anche in questo direi che è rimasto da solo.
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