REDDITO PRO CAPITE IN EUROZONA – CONFRONTI
Interessante osservare le dinamiche della crescita del PIL pro capite nei primi tre Paesi dell’eurozona. La differenza è minima fino all’entrata in vigore dell’euro.
Italia e Francia sono praticamente attaccate e la differenza con la Germania al picco negli anni 2008 – 2009 arriva a circa 3.000 dollari. Poi alle dinamiche già perverse dell’euro si aggiungono:
- in Italia le politiche di austerità
- mentre in Germania si aumenta a dismisura il surplus di bilancia commerciale grazie ad una moneta svalutata e
- la Francia, dal canto suo, sfrutta i benefici degli alti deficit.
Di conseguenza la forbice si allarga.
La Germania si stacca dalle altre due in maniera netta, la Francia segue mentre l’Italia rallenta. Ben 11.000 dollari ci separano dalla Germania e 3.000 dalla Francia nel 2017, cosa mai successa prima.
Dunque, sarà lecito pensare che qualcosa non funziona nella politica dell’eurozona? e questo al netto del sentimento pro Europa che pervade tutti e al desiderio di pace tra le Nazioni vicine (ma anche lontane). Sarebbe lecito pretendere un riallineamento delle politiche monetarie, economiche e fiscali in maniera tale da poter ragionare tutti di pace, benessere e prosperità avendo gli stessi strumenti a disposizione per poterci arrivare.
Quindi prossimo obiettivo non può essere che mettere mano ai rapporti di forza nelle istituzioni europee, cioè appuntamento alle elezioni del 2019.
Non è difficile e ci puoi arrivare anche tu che continui a votare PD.
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