PSICOPATOLOGIA DELLA SARDINA
Alessandro Sallusti, giornalista: “…se non vi si chiede di Salvini e del PD non rispondete … potrei farvi migliaia di domande, ve ne faccio una a caso, fareste la prescrizione? …”
Mattia Santori, sardina: “Se un bambino autistico, quando gli passa un pallone da basket, questo ritrae le mani, come riesce a passargli la palla e fare in modo che questo la raccolga con le mani che non sa usare?”
Alessandro Sallusti, giornalista: “E’ un pò complicata la risposta, non l’ho capita, per mia deficienza …”
Floris, conduttore (ridendo): “è della regione di Bersani …”
La stessa domanda viene poi fatta ad una sardina di sesso femminile, universitaria probabilmente da poco, leader del movimento, che alla fine risponde “… dovrei informarmi…”
Ripartiamo dall’inizio, esattamente dal dopo cena informale e familiare di ieri sera a casa mia (21 gennaio 2020). I figli si ritirano nelle rispettive stanze, rimasti da soli mia moglie ed io decidiamo di fare un giro dei canali televisivi, arriviamo a la7, a dimartedì, la trasmissione di Floris, di Cottarelli, della Fornero e, da un mesetto circa, di Mattia Santori e delle sardine.
Scommettendo sulla presenza di ognuno di questi personaggi anche ieri sera, abbiamo indugiato sul canale vincendo entrambi. Si poteva passare oltre. Invece no! abbiamo deciso di affrontare le nostre paure e siamo rimasti ad ascoltare, perché non si dica che rifuggiamo dalle sardine senza aver provato a capire il loro messaggio. Rimaniamo e scopriamo che oltre al bel riccioluto di Bologna, di sardine ce ne sono altre quattro o cinque provenienti da varie regioni d’Italia. Altri leader post moderni da cui abbeverarsi di conoscenza?
Invece niente, o nulla! Una specie di teatro dell’assurdo nel quale, nel migliore dei casi, alle domande si risponde qualcosa a caso, tra l’imbarazzo del presentatore sornione e le guanciotte sempre più rosse del leader bolognese in collegamento. C’è persino un tentativo di buttarla sul conflitto di genere da parte di una giornalista di Sky magari per ravvivare il vuoto cosmico, ma niente da fare. Sbroglia sempre Floris che sa tenere i tempi, congeda Santori quando capisce che non potrà dare di più del nulla già dato alla trasmissione, e lascia andare gli altri leader dopo avergli concesso i loro dieci minuti di gloria.
Mia moglie ed io ci siamo guardati e abbiamo cercato di capire, di farci coraggio, ma era oramai chiaro che la serata era compromessa. Non sapevamo cosa dirci e alla fine abbiamo ceduto. Lei doveva finire una relazione ed io mi sono concesso le solite riletture paranoiche tipo John Kenneth Galbraith fino alla frase “chi trae vantaggio dallo status quo resiste al cambiamento; è questo il caso degli economisti che hanno un interesse costituito in quel che è sempre stato insegnato e creduto”. Sarà che la cosa si possa applicare anche al nostro caso? se alla parola economisti magari sostituiamo sardine … potrebbe funzionare? mah, poi mi sono addormentato mentre mia moglie continuava a battere sulla tastiera. Una romantica.
Ci sto ripensando però ancora adesso e “puff”, forse ho capito.
Mettiamo in chiaro che Sallusti non mi è mai stato simpatico, anzi. Proprio non lo digerisco, è di parte e pure tendenzioso, ma in fondo ieri sera ha fatto solo una domanda e sembrava persino impaurito, a disagio, e poi ha ammesso, in buona fede, di non avere capito la risposta, cosa che ci accomuna.
Ma io ho capito che la mia ritrosia nei confronti delle sardine è causata da pura invidia nei confronti di Santori. Finalmente mi è chiaro e lo voglio dire. Lui, un grande, ha capito il potere dei social e come si usano, soprattutto a cosa servono. E’ capace di portare in piazza 40.000 persone, di andare in televisione (in tutte le televisioni che contano), di essere accreditato leader e se si candidasse alla Regione o per il Parlamento nazionale verrebbe eletto senza sforzo. Tutto questo senza dover nemmeno rispondere alla domanda: ” sei a favore o contro la prescrizione?”. Figurarsi quanto gliene potrebbe fregare se gli chiedessero del MES o delle disuguaglianze e di Davos.
Mi ricordo che quando siamo scesi in piazza a Ferrara per manifestare a difesa della Costituzione eravamo in 34 (trentaquattro contati) e la gente nemmeno capiva perché fossimo lì, qualcuno ci ha dato dei fascisti altri dei sovranisti. Io al massimo sono riuscito a parlare a 250 persone e a volte faccio conferenze in cui parlo di banche centrali e moneta complementare a tre persone. Credo che qualche mio articolo su ferraraitalia abbia raggiunto le 10.000 letture ma in genere mi fermo a meno di 1.000 anche se questo mi costa informarmi e leggere Report noiosissimi. Ho scritto un libro sul ruolo della moneta nella società che avrà venduto 400 copie e una decina di versioni ebook, la Parodi sta ancora ridendo.
Quindi ho capito, è tutto chiaro. La mia è invidia (del resto me lo disse anche Giuliano Amato in merito al suo curriculum), tra l’altro non sono nemmeno simpatico e sono in tanti a dirlo. Ho una pagina facebook con 1300 “amici” dove il post più popolare avrà raggiunto i venti like, quindi potrei anche farne a meno. Non parliamo poi di questo blog (comunque scrivo perché mi piace non per essere letto, altrimenti lo avrei chiuso).
Ho capito anche che come al solito è sbagliata la domanda e anche il punto di vista. Non serve chiedersi perché Santori fa quello che fa e ottiene quello che ottiene. Quello che io dovrei chiedermi è perché io vado nel senso opposto, perché io mi occupo delle disuguaglianze, della moneta complementare e della moneta in generale, perché io cerco di capire come potrebbe funzionare meglio il mondo con un sistema di sviluppo più equilibrato, cosa si dicono a Davos o come intende il mondo il FMI e per farlo il mercoledì sera incontro mezza dozzina di sfigati come me invece di andare a mangiare la pizza.
Non esiste un’unica visione del mondo e non esiste una verità vera per tutti e buona per tutti i momenti storici. Oggi funziona così ed il mondo vuole essere guardato con gli occhi della sardina, anche perché dall’altra parte c’è Salvini che contemporaneamente va a suonare ai citofoni dei presunti spacciatori di droga. E le persone non vedono altro, solo Salvini da una parte e Santori dall’altra. Oltre c’è il mare Oceano che a un certo punto finisce e cadi nel burrone.
La domanda dunque non è chi di loro è nel giusto, ma chi di loro è più in linea con i tempi. Chi di loro meglio interpreta il desiderio di oblio di questa società.
Una società che non ne può più di complicazioni che non si risolvono mai e allora diamo spazio a un nuovo movimento che non pretende di risolvere problemi ma solo di riempire le piazze, ritagliarsi uno spazio espressivo del momento storico, bearsi in compagnia del nullismo prospettico della bellezza delle stelle e del sole che continuerà a sorgere anche dopo di noi.
Basta con le storie strappalacrime delle file alla mensa dei poveri, dei bambini sfigati coi genitori disoccupati, dell’Europa cattiva, del sovranismo e del populismo che per capirlo dovremmo leggere i libri di Alessandro Somma e rinunciare al grande fratello o alla De Filippi.
La faccia sorridente di Floris e quelle imbarazzate dei giornalisti a dimartedì che alla fine rinunciano a fare domande la dice tutta. Basta con le domande, con Bibbiano e con i migranti. Chiedeteci del tempo (quello atmosferico ovviamente), di come si smacchiano i giaguari o di come si pettinano le bambole. Noi vogliamo una Emilia Romagna libera dai fascisti e se i fascisti sono spariti nel 1945 vuol dire che stiamo lavorando bene, “fatece largo” e impegnatevi a costruire piazze più ampie perché domani saremo 1 milione e inviteremo pure Jovanotti.
3 commenti
Luigi · 22 Gennaio 2020 alle 12:40
Ricordo che, quando ti conobbi, avevi molto da dire …adesso dici tantissimo ed è interessantissimo leggerti…🙋🏻♂️Grande
Claudio Pisapia · 22 Gennaio 2020 alle 12:57
grazie
gustavo valieri · 23 Gennaio 2020 alle 11:30
Preciso e mai banale. Informazioni supportate da dati ufficiali, con commenti che condivido in pieno. Grazie per il Tuo impegno nel FAR CONOSCERE, la Verità Scomoda, alla quella parte di gente, che pensa di essere tutelata, dai poteri forti della “politica”, della finanza e delle multinazionali, compreso purtroppo, quel fenomeno giovanile attuale, delle “sardine”, vittime inconsapevoli, dei medesimi carnefici. Se solo questa energia, fosse indirizzata all’obbiettivo giusto…
Ti meriti un grande Successo. Con Amicizia, Gustavo.