LA PAURA DEGLI USA IN RICORDO DELLA GRANDE DEPRESSIONE
In questi giorni c’è un acceso dibattito in Italia in merito alla data e alle condizioni della riapertura delle attività produttive. Succede in tutto il mondo ovviamente e succede in particolare in America dove Trump preme per la riapertura e a guardare i dati di seguito si capisce anche il perché.
Periodi di maggiore perdita di posti di lavoro negli Stati Uniti (periodo di quattro settimane) |
L’infografica mostra i sussidi di disoccupazione richiesti nel 2020 in occasione della pandemia da coronavirus in confronto ad altri momenti bui. Come si vede niente di paragonabile alle pur notevoli sfide precedenti.
Si superano abbondantemente gli shock petroliferi, il crollo del sistema di Bretton Woods e l’impennata dell’inflazione degli anni ’70 con conseguente cura Volcker (presidente della FED) che portò i tassi di interesse fino al 21,5% causando a sua volta non pochi problemi, fino alla recessione del 2009 dopo il crollo di Wall Street del 2008, di cui tutti abbiamo memoria.
Il coronavirus, in tema di richiesta di sussidi per disoccupazione, può essere paragonato forse solo al periodo della Grande Depressione (1929-1933), quando la disoccupazione raggiunse un massimo storico del 24,9%. E forse è questo il paragone che fa davvero paura agli Stati Uniti.
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