NON SIAMO MALACCIO NEMMENO CON ALTO DEBITO PUBBLICO … QUANDO LO RICOMPRIAMO NOI
E’ bello lasciarsi trasportare dalla curiosità. Leggendo il sole 24 ore di oggi scopro l’esistenza di Scope Ratings, una agenzia di rating europea, anzi meglio, tedesca. Ed essendo una agenzia di rating da ovviamente della valutazioni anche agli stati in ordine alla loro tenuta rispetto, ad esempio, ad eventuali shock esterni.
Ebbene scopro che, secondo tale agenzia (di rating e tedesca), l’Italia – proprio l’Italia – in una classifica di 63 Paesi del mondo, si posiziona come ventitreesimo Stato meno vulnerabile e come undicesimo più resistente in caso di shock esterni. In generale, siamo al tredicesimo posto della classifica complessiva.
Ma la cosa interessante secondo me non è questa, c’è altro che colpisce. Se infatti sappiamo che uno dei punti di forza italiani è (attualmente) il settore esterno (cioè il bilancio con l’estero, le partite correnti), Scope Ratings nota che “la resilienza esterna dell’Italia è aiutata anche da quasi il 70% del debito italiano detenuto dal settore residente”. Si nota quindi che sebbene ci sia del debito pubblico, questo nel momento che è detenuto da residenti può non essere un problema MA … addirittura un punto di forza. Di seguito le infografiche che mostrano come è distribuito il debito pubblico italiano.
E’ chiaro che qui potrei anche parlare della quota detenuta dalla Banca d’Italia e fare ulteriori approfondimenti ma non vorrei fuorviare visto che comunque tali approfondimenti si possono trovare su questo sito in altri post (o sul mio ultimo libro). Qui lasciamo solo l’invito alla riflessione su quanto sopra e sulla “possibilità” che la verità ha diverse angolazioni.
Giusto, di seguito, i 5 Paesi con più possibilità di resistere agli shock esterni improvvisi e quelli più deboli
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