INIZIO
Gesù disse: i Farisei e gli scribi hanno preso le chiavi della conoscenza e le hanno nascoste. Essi non sono entrati e non hanno lasciato entrare quelli che lo volevano.
Le chiavi della conoscenza si erano dunque perse, non si sa da quando, e non sono state ritrovate. Eppure in tanti hanno provato a cercarle, nel tempo chiamandole con nomi diversi: arca, calice, ma hanno cercato un oggetto fisico. Oppure paradiso, estasi e persino Dio ma si sono concentrati su un luogo esterno confondendo fine e principio (avete scoperto il principio voi che cercate la fine?)e corpo e spirito.
Eppure Lui era stato chiaro. Aveva avvisato di essere prudenti come serpenti e semplici come colombe, che se lo spirito esiste a causa del corpo è la meraviglia delle meraviglie.
E soprattutto: nell’intimo di un uomo di luce c’è luce e illumina tutto il mondo. Se non illumina sono tenebre.
Le chiavi della conoscenza sono sempre state a portata di mano, la chiave del Regno: Il Regno è dentro di voi e fuori di voi. Dice prima: dentro di voi. E poi: fuori di voi.
Questo ci permetterà di conoscerci ma se non ci conosceremo allora: dimorerete nella povertà e sarete la povertà.
L’uomo ha sempre guardato altrove e continua a farlo. Dialoga ma non parla, non ascolta, non interroga, si rivolge all’esterno, si confonde, si affida e perisce. Ed è povertà!
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