TUTTO CI PARLA DEGLI USA, E NOI ASCOLTIAMO

Pubblicato da Claudio Pisapia il

Per capire gli Stati Uniti basta essere appassionati delle loro serie TV. Con un abbonamento netflix si può studiare con poca approssimazione, dovuta alla necessità del drama, quella società e persino capirla. Si vede gente che non può essere curata per mancanza di un’assicurazione e ospedali pronti a qualsiasi bassezza per avere fondi da privati investitori (da Chicago Med a New Amsterdam), difficoltà di ragazze madri abusate ad avere aiuti dal sistema di assistenza a causa di una burocrazia infinita (Maid), la violenza quotidiana in città come New York o Chicago a ridosso di sobborghi dimenticati da Dio (qualsiasi serie poliziesca).

E tutto questo sempre in contrapposizione alle luci, all’esagerazione dei palazzi, dei quartieri super lusso, dei macchinoni, dei gioielli, di Wall Street. Puoi avere tutto o niente, dipende da te. Se sei povero fondamentalmente è colpa tua, non chiedere alla comunità o tanto meno allo Stato. Devi essere capace di fare da solo, prepararti alla sfida mondiale superando le sfide quotidiane. La vita dell’americano medio è un vero ring.

Negli Stati Uniti non esiste un’assistenza sanitaria universale. Il governo degli Stati Uniti non fornisce benefici per la salute ai suoi cittadini, figurarsi ai visitatori. Ogni volta che qualcuno riceve una cura medica questa deve essere pagata da qualcuno.

E l’assistenza sanitaria è molto costosa, quindi devi aver un buon lavoro per poterti curare, altrimenti devi scegliere se tenerti una gamba rotta oppure portare qualcosa da mangiare a casa. La scelta però è tua e quindi vuol dire che vivi in democrazia, puoi anche essere felice … zoppicando.

Nel 2020 non era assicurata in nessun modo l’8.6 percento della popolazione cioè 28 milioni (circa metà della popolazione italiana, ma loro sono molti di più)

Il Centro per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie americano ci dice che i dati provvisori del National Center for Health Statistics del CDC indicano che ci sono stati circa 100.306 decessi per overdose di droga negli Stati Uniti durante un periodo di 12 mesi terminato ad aprile 2021, con un aumento del 28,5% rispetto ai 78.056 decessi durante lo stesso periodo dell’anno prima.

I nuovi dati che stimavano i decessi per overdose da oppioidi sono aumentati a 75.673 nel periodo di 12 mesi terminato ad aprile 2021, rispetto ai 56.064 dell’anno prima. Anche i decessi per overdose da oppioidi sintetici (principalmente fentanil) e psicostimolanti come la metanfetamina sono aumentati nel periodo di 12 mesi terminato ad aprile 2021. Anche i decessi per cocaina sono aumentati, così come i decessi per  oppioidi naturali e semisintetici (come farmaci antidolorifici soggetti a prescrizione).

Da questi dati di Statista Research Department si evince non solo che i poveri sono tanti, sproporzionati in un paese così ricco, ma anche che questi sono per la maggioranza neri. Il che evidenzia altri tipi di problemi.

Nonostante siano dunque una delle nazioni più ricche del mondo, gli Stati Uniti hanno avuto il terzo tasso di povertà più alto tra tutti i paesi OCSE nel 2019. Tuttavia, il tasso di povertà degli Stati Uniti è fluttuante dal 1990, ma è in diminuzione dal 2014. il reddito medio familiare medio negli Stati Uniti è rimasto in qualche modo costante dal 1990, ma è recentemente aumentato dal 2014 fino a una leggera diminuzione nel 2020, potenzialmente a causa della pandemia. Lo stato che aveva il maggior numero di persone che vivevano al di sotto della soglia di povertà nel 2020 era la California.

Il fatto che gli USA abbiano anche la maggior concentrazione di ricchezza privata e gli uomini più ricchi del pianeta la dice lunga sul livello di disuguaglianza interna.

L’aspettativa di vita negli Stati Uniti è diminuita da 78,86 anni nel 2019 a 76,99 anni nel 2020 e 76,60 anni nel 2021, con una perdita netta di 2,26 anni, secondo lo studio “Changes in Life Expectancy Between 2019 and 2021: United States and 19 Peer Countries”, insomma sempre peggio.

Un dato continua a migliorare negli anni, la spesa militare statunitense è stata di 801 miliardi di dollari nel 2021, con un calo dell’1,4% rispetto al 2020. Il carico militare statunitense è leggermente diminuito dal 3,7% del PIL nel 2020 al 3,5% nel 2021.

I finanziamenti statunitensi per la ricerca e lo sviluppo (R&S) militari sono aumentati del 24% tra il 2012 e il 2021, mentre i finanziamenti per l’approvvigionamento di armi sono diminuiti del 6,4% nello stesso periodo. Nel 2021 la spesa per entrambi è diminuita. Tuttavia, il calo della spesa in R&S (–1,2 per cento) è stato inferiore a quello della spesa per gli appalti di armi (–5,4 per cento).

“L’aumento della spesa per la ricerca e lo sviluppo nel decennio 2012-21 suggerisce che gli Stati Uniti si stanno concentrando maggiormente sulle tecnologie di prossima generazione”, ha affermato Alexandra Marksteiner, ricercatrice del programma Spesa militare e produzione di armi del SIPRI. “Il governo degli Stati Uniti ha ripetutamente sottolineato la necessità di preservare il vantaggio tecnologico dell’esercito americano rispetto ai concorrenti strategici” (Dati SIpri). Cioè da paese leader pensa al futuro … alle future guerre.

Ma cosa producono queste armi in cui si investe tanto? A livello sociale perché è importante? Tendenzialmente un paese che vuole essere dominante, che si sente ed è “impero”, deve accettare di essere abbastanza violento per poter esportare dominio e riuscire a controllare in pratica tutto il mondo. Questo non si fa certo curando le ferite interne del razzismo oppure eliminando le disuguaglianze, la competizione e l’idea che è necessario “sopravvivere” lottando quotidianamente contro i propri limiti e quelli che la società contrappone ai suoi cittadini.

Dall’inizio del 2022 a metà del mese di maggio 2022 negli Usa ci sono state 198 sparatorie di massa, con una media di circa 10 attacchi a settimana. I dati provengono dal Gun Violence Archive. Nel corso del 2021 sono state perpetrate ben 693 stragi, due al giorno in media. L’ultima in Texas: 19 bambini vittime.

E dopo ogni strage i politici americani, vedi Biden, cominciano a fingere di strapparsi le vesti, a chiedersi come poter fermare la vendita di armi (cioè, per capire, ma chi dovrebbe cambiare le cose se non chi finge solidarietà con i familiari dei morti?). Un vero teatro, come solo in America sanno fare, hollywoodiani, esagerati in tutto. Ma coerenti con la loro violenza, impararla all’interno per poterla esportare, ovviamente sotto il simbolo multicolore della bandiera della pace.


Claudio Pisapia

Studio i fenomeni sociali seguendo quelli economici. Maturità classica e Laurea in Scienze Politiche, collaboro con il Gruppo Economia di Ferrara (GECOFE) nell'organizzazione di eventi, conferenze e nello studio della realtà macroeconomica. Collaboro con chi mi chiede collaborazione. Ho scritto i libri "Pensieri Sparsi" e "L'Altra Faccia della Moneta".

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