LECTIO MAGISTRALIS CHE BELLO
“Dal punto di vista economico, l’Europa è ancora fra i grandi protagonisti del mondo, ma non abbiamo un ruolo internazionale a causa della nostra disunione.” Questo il punto centrale della Lectio Magistralis che Romano Prodi, ex Presidente del Consiglio italiano e Presidente della Commissione Europea dal 1999 al 2004, ha tenuto il 28 febbraio per gli studenti dei Master in Diplomacy e in International Cooperation di ISPI School.
Ora, come disse a suo tempo il papa … chi sono io per contraddire Romano Prodi? ed infatti non contraddico ma faccio innocenti riflessioni.
Io credo sia inutile chiacchierare sul fatto di non avere un ruolo internazionale di spicco. Questo semplicemente perché non possiamo averlo, quindi se un problema non ha soluzione allora non è un problema e parliamo di altro. Certo, capisco il problema, tante persone perderebbero il lavoro.
Di fatto, non è che siamo scarsi in politica estera MA la politica estera ci è sottratta in quanto è di competenza degli Stati Uniti che guidano la parte del mondo di cui facciamo parte ed ecco perché al Ministero degli Esteri puoi metterci anche Luigi Di Maio.
Possiamo occuparci di questioni europee, cioè interne all’Europa, certamente. Discutere di quanti migranti prendere, di quale frutta nutrirci e poco altro ma di sicuro non possiamo discutere, ad esempio, se comprare il gas dalla Russia o addirittura se appoggiare l’Ucraina o rimanere neutrali.
Possiamo scegliere di comprare il gas tra i paesi che rientrano nei piani strategici statunitensi, di certo non ci sono concesse scelte che non tengano conto di tali aree di interesse. Non è una questione di grandezza, di misure, come a volte sentiamo dire in tv. E’ una questione di potenza e di schieramenti geostrategici definiti e di cui noi facciamo parte per forza di cose.
Basta guardare alle chiacchiere pre elettorali della premier Meloni e di tutta FDI. Prima di arrivare al potere si parlava di nazionalismi, di indipendenza da Europa e associazioni internazionali varie, di riportare l’Italia a ruoli di primo piano sullo scenario internazionale. Poi, nei fatti, per poter governare ha dovuto rassicurare gli USA che avrebbe appoggiato qualsiasi iniziativa della NATO, l’Europa che avrebbe fatto i compiti a casa e che avrebbe rispettato tutte le posizioni assegnate all’Italia da chi detiene il potere reale. Che ovviamente non è un mostro a 7 teste o un venusiano capitato per caso sulla Terra. Semplicemente il risultato degli schieramenti post seconda guerra mondiale e aggiustamenti post caduta del muro di Berlino. Tutte cose che tendiamo ad escludere dal dibattito pubblico.
Quindi in Europa gli Stati Uniti hanno lasciato tutte le basi installate durante quella guerra e fortificato durante la guerra “fredda” nonché ampliato ai paesi dell’Est dopo la dissoluzione dell’URSS nel 1991 e non certo per permettere poi all’Italia o a qualcun altro di fare la propria politica estera o prendere decisioni di carattere internazionale in amicizia.
Possiamo giocare un ruolo in Europa? certo, possiamo. Ma non di sicuro sfuggire dagli obblighi di cooperazione, strategici e di posizione richiesti dal fatto di appartenere all’alleanza atlantica.
Possiamo avere un ruolo nel Mediterraneo? certo, possiamo. Prendendo atto di quanto sopra e assicurando agli Stati Uniti che cureremo i nostri interessi nel Nord Africa, anche opponendoci alle ingerenze turche e russe, e quindi creandoci un interesse nazionale strategico. MA all’interno dei piani strategici americani più ampi. Sforzi che posso presumere sarebbero apprezzati e che ci lascerebbero fare, potremmo persino essere più appetibili per gli americani rispetto ai turchi che in questi anni la stanno facendo da padroni. Magari cercando di metterci al pari dei francesi (ma forse sarebbe troppo non avendo noi italiani ne visione strategica ne abbastanza amor patrio da esportare).
Poi potrebbe essere vero, come dice Prodi, che la Russia sia oramai in mano alla Cina. Forse è anche in mano all’India che ha preso a comprargli molte più materie prime dai fatti ucraini. MA di sicuro questo spostamento di visuale da parte della Russia dipende anche da noi, da quanto poco abbiamo fatto per attirarla nell’ambito europeo. Nel darle una visione o semplicemente una possibilità più europea. Ma proprio in questo, e per quanto ho scritto prima … non lo ha voluto l’Europa o non lo hanno permesso gli USA? visti gli scenari la seconda è sicuramente la risposta giusta. Cosa poteva scegliere di fare l’Europa legata economicamente al deficit commerciale USA e coperta di basi su tutto il Continente traboccanti di uomini e armi a stelle e strisce?
Date un’occhiata a quanti soldati americani ci sono (solo) in Germania e in Italia, sommate alle basi, ai missili nucleari, agli aerei e considerate che il comando militare della NATO spetta dal 1948 agli USA e poi dite a voce alta che siamo un paese/continente libero di fare quello che vogliamo. Beninteso, ci può anche piacere dato che ci fanno vivere comunque meglio che in qualsiasi altro posto del mondo!!!!! giusto saperlo.
Insomma, ruolo dell’Europa nel mondo e dell’Italia in Europa e nel Mediterraneo … magari si facesse chiarezza e si potesse parlarne come si dovrebbe. Del resto la riconoscenza ci sta tutta ma dopo 70 anni si potrebbe anche riconoscere che i nazisti li hanno sconfitti anche i russi, che sono arrivati prima loro a Berlino e persino ad auschwitz e che i valori della pace mal si conciliano con tutto ciò di cui si sta chiacchierando.
PS
ma in fondo … a noi piace vivere così. C’è chi ci protegge, ci fa commerciare e pensa a tutto, pensate al casino post caduta dell’Impero romano d’occidente.
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