IL QE POTREBBE CANCELLARE IL DEBITO PUBBLICO

Uno dei fenomeni più rilevanti degli ultimi decenni e che ha determinato la situazione attuale di crisi perdurante, sia in termini prettamente economici che anche di valori, è la privatizzazione dell’emissione monetaria con la quale si è sostituita la moneta con il debito. Cioè lo Stato ha rinunciato sempre di più al suo potere di emettere moneta e bilanciare così il rapporto tra i beni in circolazione e lo strumento per farli girare. Oggi siamo un po’ alle strette per cui potrebbe essere logico cominciare a fare un discorso inverso, cioè sostituire il debito con la moneta.
All’atto pratico quanto sta facendo la Bce di Draghi va in questa direzione, infatti sta comprando Btp, cioè debito degli Stati, dietro moneta che però non è direttamente destinata ad attività economiche reali e per questo non ce ne stiamo accorgendo più di tanto.

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I CITTADINI FANNO OH! INTERVISTA A POVIA

In un mondo sempre più oscuro bisogna stare attenti a quelle fiammelle che fanno un po’ di luce e aiutano a squarciare le tenebre. Giuseppe Povia è una di quelle fiammelle, un artista che rema controcorrente, che racconta argomenti difficili e non per tutti immediatamente comprensibili. Non per colpa loro certo, decenni di informazione distorta hanno creato quello che si chiama ‘pensiero unico’. Un solco difficile da lasciare eppure oltre questa strada dritta esistono campi di libertà, di pensiero, di vita inesplorata.

Giuseppe Povia

Giuseppe Povia

Il 17 febbraio 2017 Povia, invitato dal Gruppo Cittadini Economia insieme a Emmaus (San Nicolò – Fe) e con il patrocinio del Comune di Ferrara, sarà in Sala Estense, Piazza Municipale di Ferrara, dalle ore 21:00. Che tipo di serata sarà? Diversa, coinvolgente, musicale, un po’ recitata e un po’ dialogata partendo dalle parole dei testi delle canzoni di Povia e proseguendo con i grandi temi dell’economia, della moneta e della crisi, sotto forma di teatro civile, già collaudato dal Gruppo Economia in altre esperienze, ultima quella del 21 settembre scorso (vedi). La serata sarà ad offerta libera.
Per i dettagli e le prenotazioni clicca qui.

“Chi comanda il mondo, c’è una dittatura…” la dittatura di cui tu canti, ed io scrivo spesso, è quella dei mercati finanziari e dei grandi poteri finanziari. Secondo te quale è la loro forza, come riescono a muovere i destini del mondo e a rimanere impuniti?
Una volta i dittatori avevano un volto e sapevi a chi fare il processo. Oggi ci sono tante entità che dominano il pianeta. Chi muove più finanza controlla più parti di mondo. Queste sono riuscite a rendere legale l’illegale e lo hanno fatto in modo molto semplice: hanno preso il controllo della cultura e dell’ignoranza.
Le costole più importanti sono: 1. il dominio della moneta, 2. i media, 3. le leggi, 4. l’istruzione, 5. la politica asservita e 6. la Magistratura. Se piloti queste 6 cose, porti i popoli e le nazioni dovunque vuoi. L’unica soluzione è la consapevolezza, l’informazione non basta più

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LA SPECULAZIONE SUI BTP

La speculazione agisce dove trova terreno fertile per aumentare i guadagni e quindi prescinde da referendum o crisi di governo varie.

Il punto centrale sono i rendimenti dei BTP, rendimenti condizionati dalla variazione su acquisti o vendite degli stessi che conseguentemente determinano l’interesse. Importante è sapere che:

– i BTP offrono rendimenti a tasso fisso e questo rende possibili le considerazioni che faremo di seguito;
– sulla quota del debito pubblico italiano incidono per circa 1.600 miliardi e quindi è su questa somma che agisce la speculazione.

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Il tempo e le scelte

oltre-questo-tempo

Sarebbe ora di chiedersi di cosa veramente abbiamo bisogno. Cosa manca a questa società che piange spazi umani, inconsciamente privata di famiglia, ideali e futuro. Alla ricerca di lavoro, casa, vestiti alla moda, cibi esotici, sballi notturni e partite di Champions League. Ragazzini/e di 13-14 anni da lasciare alle 22:00 in discoteca e da andare a riprendere all’1:30 del mattino dopo, una serata con un buco in mezzo.

Cosa manca sul serio alla nostra giornata? Difficili soluzioni quando si insinua il bisogno della velocità di decisione, quando il tempo è tiranno. Il tempo che manca anche per fare la spesa, eppure i negozi non chiudono mai, i supermercati sono sempre lì con le loro commesse tristemente sorridenti di domenica come a Natale, di sabato come a Pasqua. Giornate senza pausa, senza tempo.

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La speculazione e il referendum del 4 dicembre prossimo.

Continuano le sempre meno velate minacce alla stabilità economica dell’Italia in riferimento all’esito del referendum
ma anche, come scrive qualcuno, semplicemente perché la speculazione agisce dove trova terreno fertile per aumentare i guadagni e quindi prescinde dal referendum stesso.

Probabilmente sono vere entrambe le visuali, ma a questo punto sarebbe interessante capire come funziona questa speculazione.

Il punto centrale sono i rendimenti dei BTP, rendimenti condizionati dalla variazione su acquisti o vendite degli stessi che conseguentemente determinano l’interesse. Importante è sapere che:
– i BTP offrono rendimenti a tasso fisso e questo rende possibili le considerazioni che faremo di seguito;
– sulla quota del debito pubblico italiano incidono per circa 1.600 miliardi e quindi è su questa somma che agisce la speculazione.

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Il sapore dello Spread!

In un eccesso di img_2202semplificazione potrei invitarvi a prestare più attenzione alla produzione di pomodori, patate e verdure piuttosto che all’alzarsi dello spread.
Perché semplicemente non ho mai capito che sapore possa avere lo spread e di sicuro, comunque, allo spread preferirei la “pastasciutta”.
Anche la qualità dell’acqua e dell’aria ha la sua importanza e non per il futuro, ma fin da subito, perché respiriamo in continuazione e altrettanto dicasi per il bere.
Certo il futuro non vorrei dimenticarlo nelle mie semplificazioni e proprio per questo l’attenzione deve essere viva anche sulla qualità dell’istruzione per i nostri figli: pensare a come formare gli insegnanti e poi costruire buone strutture dove farli apprendere con dignità. Accoglienti, includenti, magari dando lo stesso a tutti perché tutti insieme sono il nostro futuro.
 

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DIMENTICARE KEYNES: L’ABDICAZIONE DELLA POLITICA ALL’ECONOMIA

 
La crisi del ’29 e la grande depressione che ne seguì lasciarono due insegnamenti che cambiarono la storia economica del mondo:
– la legge di Say che aveva imperversato nelle università per circa 120 anni fu messa in discussione, l’offerta non creava più la domanda, si potevano produrre tutte le merci che si voleva ma serviva qualcuno che le comprasse altrimenti sarebbero rimaste invendute
– la politica doveva governare l’economia, servivano leggi che tenessero a bada banchieri, finanziari e speculatori.
Articolo già pubblicato su ferraraitalia.it qui    OPPURE continua a leggerlo qui

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