INIZIATIVE
IL VIDEO DELL’INCONTRO “I PARADIGMI ECONOMICI” – 12 MAGGIO 2021
il video del secondo incontro della serie “il mondo secondo GECOFE”. Dialogano di “paradigmi economici” e altro Claudio Bertoni, Claudio Pisapia e Davide Modena
il video del secondo incontro della serie “il mondo secondo GECOFE”. Dialogano di “paradigmi economici” e altro Claudio Bertoni, Claudio Pisapia e Davide Modena
Sai quelle cose che ci sfuggono? video incontro
Avviso: post probabilmente non per tutti nr. 1
Potremmo trovare altri modi per far muovere beni e servizi ma difficilmente potremmo rinunciare al pane e all’acqua ma anche all’auto, al treno e all’aereo per arrivare più velocemente a destinazione, al telefono o alla lavatrice, alla cura medica e all’infermiere, all’assistenza all’anziano e alla pensione di infermità.
Insomma, siccome gli acquisti della BCE sono e restano un prestito da restituire, prima o poi gli stati si troveranno a confrontarsi con il fatto che la BCE non è una banca degli stati e non funziona come le banche centrali di tutto il mondo e se ti presta dei soldi … non è un pasto gratis.
C’è un filo sottile che divide la relazione tra il mezzo di scambio, la moneta, e l’economia reale. In realtà sto mentendo spudoratamente, non si tratta di un filo sottile ma di un solco enorme e proprio come nelle trincee della prima guerra mondiale, in mezzo ci sono esseri umani Leggi tutto…
Lo statuto della Banca Centrale dei Paesi europei prevede lotta dura all’inflazione ma messo a confronto con il paper della Banca dei Regolamenti Internazionali (che in fondo è la Banca Centrale delle banche centrali) dovrebbe far comprendere che siamo di fronte a scelte e non a necessità assolute e perenni nel tempo. Quindi
Paolo Barnard, autore de “Il più grande crimine”, ancora scaricabile dal suo sito in maniera gratuita, accompagnò Warren Mosler nel 2013 in un tour che toccò anche Ferrara, poi ebbe dei momenti nella trasmissione di Gianluigi Paragone “La gabbia”, articoli vari, blog e follower ma con una condanna all’oblìo già scritta.
La Germania vuole solo vendere ed accumulare e i suoi costanti surplus di bilancio estero ed interno rendono impossibile lo sviluppo di un’economia equilibrata sia all’interno dell’eurozona che mondiale.
Intanto in Europa i più arditi cominciano a sperare addirittura in una revisione dello statuto della Bce per permetterle di operare a favore degli Stati in maniera automatica, comprando appunto i titoli di debito senza troppi vincoli. Di certo molti nodi sono giunti al pettine, è necessario un cambiamento in economia e molti se ne sono resi conto.
Il Pil tedesco è visto in ribasso, la Bundesbank parla apertamente di recessione tecnica, ed ecco che oggi è possibile ciò che non era possibile quando a soffrire erano i paesi mediterranei. Di necessità virtù, altre soluzioni al momento non ci sono e quindi è bene incanalarsi nel solco del “cambiare da dentro” l’Europa del rigore e dei bilanci in ordine.
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