PENSIERI SPARSI

Di seguito un estratto dal mio libro “Pensieri Sparsi”. Su questo blog trovate la sezione dedicata  e i link dove acquistarlo formato ebook. Il cartaceo è normalmente reperibile alle conferenze del GECOFE – NOI SAPPIAMO. Oppure, come sempre, organizza tu un incontro

… In effetti dopo le distruzioni della guerra ci fu da ricostruire e rifornire le famiglie di ogni cosa. La gente non aveva niente e quel niente andava colmato con frigoriferi, mobili, radio e poi televisori. Terreno fertile per le politiche Keynesiane che guidarono la rinascita del mondo occidentale, compreso il Giappone con le sue caratteristiche peculiari di indirizzo da parte della BOJ verso le banche commerciali. Nessuno protestava per l’intervento dello Stato che sosteneva la domanda attraverso il sostegno alle politiche industriali e con il nascente “Stato Sociale”, tutto era funzionale e serviva e la gente lo capiva, soprattutto vedeva i miglioramenti nelle prospettive future.

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OLTRE IL DEBITO…E LA CREATIVITÀ DELLA FINANZA SPECULATIVA

Articolo pubblicato su scenarieconomici qui

Il 4 novembre 2016 è stato il giorno di Cottarelli a Ferrara. Prima alla facoltà di economia con gli studenti e poi, nel primo pomeriggio, incontro con i cittadini alla Camera di Commercio.

Come può essere un incontro con Carlo Cottarelli, da sempre esponente non secondario del Fondo Monetario Internazionale e per un po’ addetto ai “tagli” al nostro Ministero dell’Economia? Dipende!

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LETTURA GIORNALI: DRAGHI E L’INFLAZIONE

direttamente dall’Ansa

Draghi: “Più crescita è chiave per ridurre debito”

non lo so, vediamo così: “Più crescita è chiave per stare meglio”, si suona meglio ed è più stimolante … mi impegno di più per produrre più pomodori, scuole, ospedali piuttosto che mi impegno di più per produrre più numeri da inserire in un foglio di bilancio, ok.

La bassa crescita dei salari, che sono “ben al di sotto delle medie storiche”, è uno degli elementi che rallentano l’inflazione nonostante l’azione della Bce.

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LETTURA GIORNALI – SOLDI AL VENTO

Interessantissimo articolo oggi sul sole24ore in merito al QE della BCE. Si sottolinea che la creazione di denaro per una somma (stratosferica) di 3.400 miliardi avrebbe creato 4,5 milioni di posti di lavoro, portato l’inflazione mediamente nei paesi di interesse al 2% (euforia) e tenuta basso il valore dell’euro di circa il 20% in maniera da aumentare l’export (motivo per cui gli USA sono un po’ incazzati).

Proviamo a leggere questi dati in maniera diversa.

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LA DISUGUAGLIANZA, I MITI E I TOTEM

…quindi per sfatare ulteriori miti relativi alla nostra storia partiamo dall’indice di Gini che misura la disuguaglianza di una distribuzione, ed è usato anche per calcolare l’andamento della distribuzione del reddito. È rappresentato da un numero che va da 0 a 1. Più si avvicina allo zero, minore è la disuguaglianza, il contrario simula l’inverso. Benissimo, questo indice trent’anni fa era 0,24 mentre oggi e’ 0,34 e per citare i dati Oxfam: nel 2015 i due terzi della ricchezza erano nelle mani del 20% più facoltoso. Il 60% della popolazione italiana possedeva il 14% della ricchezza. Insisto: l’1% più ricco nel 2015 possedeva il 23,4% della ricchezza nazionale netta.

Un primo punto a favore del passato dunque.

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